Durante il primo anno l’addestramento deve insistere sulla formazione del legame tra cane e pecora. A tal fine è fondamentale il contatto del cucciolo con gli ovini subito dopo lo svezzamento. Giovani cuccioli tenuti confinati assieme alle pecore hanno più probabilità da adulti di preferire la compagnia di queste a quella di uomini o di altri cani. Nello stesso tempo agnelli cresciuti con un cane vicino svilupperanno un attaccamento per quell’individuo.
Il punto chiave per ottenere un soddisfacente legame cane-pecora è che il condizionamento è necessario per ambedue le parti.
Sin dal primo momento è importante tenere il cane con il gregge ed evitare contatti con la casa, la gente e altri cani. Occorre rinchiudere il cucciolo appena svezzato con sei o piu’ pecore. Un argentario texano iniziò così con il suo nuovo cucciolo. Regolarmente sostituiva le pecore nel recinto in modo che tutte potessero conoscere il cane. Fuori dalla recinzione l’uomo aveva collocato una salina per attrarre il piu’ possibile gli ovini e favorire il contatto. Per fare sfogare il cane, l’allevatore lo faceva uscire più volte alla settimana. A cinque mesi il cucciolo veniva lasciato libero di giorno e rimesso nel recinto per la notte. A otto mesi era ormai sempre libero. Il recinto divenne la dimora del cane e il punto di riferimento del gregge. L’allevatore usava chiudere il cane quando lasciava l’azienda per un giorno o due.
Questa procedura è servita per lasciare il cane sui pascoli lontani da casa e senza la presenza dell’uomo. E’ da tenere presente che un cucciolo non ha la mole e la forza di affrontare i predatori per cui, potrebbe subire qualche brutta esperienza che gli impedirebbe di diventare un coraggioso custode.
In occasione dei parti le pecore sono particolarmente vulnerabili ai predatori ed il Pastore Maremmano Abruzzese deve mostrarsi quanto mai premuroso. Qui il cane tiene nelle immediate vicinanze degli agnelli.