Le origini del Cane Corso sono antiche, legate alle tradizioni ancestrali del mondo rurale dell’Italia meridionale e in particolare della Puglia. Una razza, dimenticata per molto tempo, che oggi è rinata grazie all’opera di alcuni allevatori meritevoli che con pazienza e molta passione hanno saputo ricercare ciò che ancora rimaneva, recuperando i soggetti più tipici e ricostruendo un prezioso materiale genetico, che è il risultato di secoli di selezione.
Sono cani forti, assai resistenti, con una certa rusticità, e uniscono alla potenza una buona armonia delle forme e notevole agilità. Nulla è esasperato come in altri molossoidi e le varie regioni del corpo sono in giusta proporzione.
Dopo aver rischiato l’estinzione, oggi la razza è salva e in piena espansione, non solo in Italia ma anche all’estero; sono cani richiesti in quanto ottimi guardiani e difensori della proprietà. Bisogna però imparare a conoscerli per apprezzarli maggiormente e allevarli ed educarli nel migliore dei modi.

Cane Corso significa cane guardiano della proprietà recintata. Infatti, corso, ossia “del recinto”, è parola che attribuisce al nostro cane la funzione primaria e per antonomasia di guardia attenta e strenua della proprietà. Corso non significa dunque “della Corsica”.
E’ invece una parola di auguste tradizioni e che appartiene al lessico d’uso del meridione d’Italia, con epicentro pugliese e con qualche variante, come quella alto-lucana (cane corsicano) e anche con qualche alternativa, come il calabro-lucano cane guzzo o il siculo dogo di Sicilia.